Nascere al tempo del corona virus, ovvero: isolate ma non sole

I mesi sono trascorsi e le ecografie con loro, le ultime analisi sono pronte, anche i famigerati tamponi ormai sono solo un ricordo, non resta che aspettare che mamma e bimbo siano pronti per la nascita.
I sogni e le fantasie ci raccontano un momento carico di aspettative e paure: il parto andrà bene? Il bimbo sarà come l’ho immaginato? Il papà sverrà in sala parto? Le domande universali che si affacciano alla mente delle future mamme!
Ma se tutto questo accade in un periodo così particolare e tormentato come quello che stiamo vivendo la faccenda sembra complicarsi.
Le notizie sui protocolli nei reparti di ostetricia si rincorrono, il papà può entrare in sala parto o no?
Il travaglio andrà affrontato da sole? Il personale sanitario, stressato dalle nuove variabili anti Covid-19, sarà comunque premuroso e attento come ho sentito dire essere di solito?
Ci si può sentire spaventate, pensare di essere più sfortunate, di avere la famosa nuvoletta di
Fantozzi sulla testa.
Il parto è una attività complessa gestita dal Sistema Limbico, la parte “mammifera” del nostro cervello: ogni mammifera in procinto di partorire si allontana dal branco, cerca un luogo riparato dove costruire una tana temporanea, vi si mette comoda e partorisce, restando in quel luogo fino a quando i piccoli non saranno un minimo cresciuti. Anche noi funzioniamo in questo modo, per questo negli anni è stato riconosciuto a livello internazionale come determinante mettere la partoriente in una condizione di tranquillità, potendo contare su un luogo accogliente dove trascorrere le ore del travaglio, assistita da una persona da lei scelta e indicata come rassicurante e adatta al compito. E’ stato studiato che, se quella figura di accudimento è il padre del bambino o una persona della stretta cerchia familiare della futura mamma, questo favorisce l’accoglienza del piccolo e la sua presa in carico familiare.
Tutto ciò che promuove l’attività del Sistema Limbico e la temporanea sospensione delle funzioni della Neocorteccia, la parte più nuova del cervello, quella relativa alla logica, alla morale, all’apprendimento di funzioni astratte come la matematica, facilita l’apertura del canale del parto.
Salta agli occhi come il doversi preoccupare, nostro malgrado, di virus, contagi e regole restrittive in ospedale, renda il lavoro del Sistema Limbico materno più difficile, per l’imporsi del controllo della Neocorteccia.
E’ importante fermarsi, ascoltarsi e parlare, per diluire le ansie che possono accompagnare l’avvicinamento al parto.
I consultori, in questi tempi difficili, forniscono sostegno a distanza e consulenze ostetriche, ginecologiche e pediatriche sul parto, il puerperio, l’allattamento e su tutte le altre tematiche che insorgono con l’arrivo di un bebè.
L’ordine degli Psicologi del Lazio ha messo a disposizione dei cittadini un elenco di professionisti disponibili per consulenze a distanza.
Il nostro Centro, Le quattro Stagioni, assicura il lavoro di psicoterapeuti esperti per garantire il dovuto sostegno alle mamme e alle famiglie, per avvicinarsi al momento del parto più serene, consapevoli, connesse sebbene isolate.
Isolarsi è un dovere, in questo momento, sentirsi sole no.
Lavoriamo insieme per facilitare la nascita di una nuova mamma e un nuovo papà.